9.02.2016

I pettegolezzi dell'estate

*all photos by Anna
I metereologi dicono che l'estate e' finita, per il calendario delle stagioni invece abbiamo ancora fino al 21 Settembre. E' comunque certo che le giornate si accorciano, le mattine sono più' fresche e gli alberi stanno gia' lentamente cambiando colore.

Questa la definirei un' estate "strana", per il tempo che e' stato freddino fino a Luglio e per le piogge torrenziali che ci hanno perseguitato fino ad Agosto.

Mi sono anche sorpresa di come tra eventi media importanti, tipo le conventions per le elezioni negli USA, il dramma dei rifugiati, la situazione di colore in America e conflitti varii,  alcuni fatti pressoché' insignificanti ed a mio parere futili abbiamo fatto il giro del web e siano diventati news del giorno. Non tutto e' "trash" per fortuna, ho scoperto alcuni nomi e trends a me nuovi, che mi hanno ispirato e che magari vi potrebbero facilitare la transizione dall'ombrellone all'ufficio.

Eccovi quindi una serie di selezionati "pettegolezzi estivi".




I video danzanti di Gian Luca Vacchi
Da un articolo del  New York Times magazine appresi dell'esistenza di questo signore italiano, mai sentito prima e voi? una rapida ricerca sul web mi informava che (come presumevo) si tratta del solito stereotipo di italiano che se la spassa con soldi della ditta di papa', gestita pero' dal cugino serio. Il Vacchi ha capito l' importanza dei "followers" - ne ha più di un milione, e posta foto inerenti il suo lussuoso stile di vita, le ore che passa in palestra, feste, mare, insomma tutto ciò' che fa venire verdi di gelosia i comuni mortali che hanno un tedioso job 9-17, pagano le tasse fino all'ultimo centesimo e vorrebbero tanto essere nei suoi panni, per non parlare della sua condizione fisica, ammettiamolo, per un quasi cinquantenne il Vacchi e' in ottima forma.
Insomma tipo senz'altro simpatico e dance video semi-carini da vedere un secondo quando non si ha proprio niente da fare sotto l'ombrellone, ma che sia degno di menzione sul New York Times? non credo proprio. Ma ditemi, e' un fenomeno anche in Italia???


Le Olimpiadi di Simone.
Premetto, non seguo nessun sport, ma il nome di Simone Biles, era menzionato ovunque, giornali, web, nelle settimane che precedevano le Olimpiadi tutti parlavano di questa ragazzina dal passato sfortunato e della sua bravura come ginnasta. E' bastata una gara per poi tenermi incollata alla TV durante tutte le sue gare, come probabilmente avrete fatto anche voi, era impossibile non volerle bene!


Michelle Obama, una gran Lady.
Quello che sta succedendo in America, con il Trump, mi ricorda tanto gli anni di Berlusconi e delle sue atroci sparate. I discorsi di questi politici e delle loro famiglie alle conventions sono stati un esempio di come le persone intelligenti non si dovrebbero comportare, vedi la triste figura di Melania Trump. Michelle Obama invece,  ci ha dato qui un grande esempio. Inoltre, ma quanto e' simpatica in questo episodio del Carpool Karaoke con James Cordon.


Foodstock. Ovvero ma quanti food festival ci sono in giro!
Qui e' scoppiata la mania dei camper che offrono cibo bio o gourmet. Immaginate una serie di caravan o vecchi Volvo vans adattati a bar, cucine o pasticcerie mobili.
E' un trend americano, che qui ha spopolato prima con i millenials ai festival musicali all'aperto, per poi crescere e raggiungere un nuovo livello di marketing. Durante la nostra ultima visita ad uno di questi eventi, la scorsa settimana, non ho potuto fare a meno di notare che persino una catena nazionale di supermercati era presente con un camioncino adattato a paninoteca, cosi come una nota marca di patatine offriva assaggi di una nuova linea di patate gratin che presto raggiungerà il mercato. Notare poi che il cibo non e' per niente economico, in due abbiamo speso sui 50 Euro per due bio burger e bevande......auch! pero' questi food trucks sono il booming business del momento.
Parlando con uno di loro, mentre mi stava preparando un cappuccio, ho scoperto che non e' poi una vitaccia girare da un concerto all'altro, lavorare solo nei weekends, stare tutto il giorno all'aperto ed essere i boss di se stessi o quasi. E li da voi ce ne sono?


Tutti pazzi per i Podcast.
Perfetti per un lungo viaggio o per quando dovete stirare o perfino durante la corsa mattutina, ce ne sono centinaia e tutti i social influencers (cosi si fa chiamare chi ha un grosso numero di seguaci su FB, Instagram o Snapchat) ci stanno provando.
In pratica Podcast non sono altro che programmi alla radio, solo che oggi giorno non sono trasmessi da una rete radio vera e propria, sono più' creativi e raccontano storie ( vere o fabbricate), sono interviste a personaggi più' o meno noti, sono una specie di saggi su determinati soggetti.
Tra  i miei preferiti ci sono le interviste di Alec Baldwin, i pezzi scritti e narrati superbamente qui inerenti vecchie stars di Hollywood, le Ted Talks e questa intervista con Linda Rodin.
Non sono a conoscenza di podcast in italiano, ma se ne conoscete qualcuno valido, fatemi sapere.

Conoscete Michelle Adams?
Durante il mio primo viaggio a NY, anni fa, comprai una rivista di interni. Domino, salto' subito alla mia attenzione, era diverso dalle altre pubblicazioni, infatti la rivista riportava interni creativi di gente con un budget limitato. Purtroppo come tante altre pubblicazioni nel 2009 la rivista dovette chiudere, ma Michelle, allora assistente della redazione, ebbe la visione (ed il coraggio) di lanciare una rivista completamente digitale, Lonny, che riempii il vuoto causato dalla sparizione di Domino. Lonny fu un grande successo e fu venduto. Con il ricavato Michelle decise di riportare in vita Domino, su carta e web, questa volta il suo ruolo fu di editore. Un anno fa Michelle ha lasciato il suo ruolo di capo editore, si e' comprata una casetta vicino ai suoi e da allora si dedica a consulenze creative.
Perche' mi piace? be' Michelle non ha paura di sperimentare e di rischiare. Mi piace il fatto che da semplice assistente e' cresciuta nel ruolo di capo editore, trovato finanziamenti e costruito un certo movimento di lettori davvero loiale ad una rivista. Combina perfettamente la parte creativa e quella business e non ha avuto paura di lasciare la grande città' (NY) per ritornare alle sue origini. Infine date un'occhiata ai suoi interni, la ragazza ha gusto da vendere!




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